
Festa dei Lavoratori e lavoratrici ricattati/e, sospesi/e e non difesi/e
Partecipiamo tutti e tutte insieme al corteo del Primo Maggio, giorno di festa e di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori.
Portiamo nel corteo la nostra voce, quella di chi ha subito il ricatto del Green Pass e dell’obbligo vaccinale. La voce inascoltata di chi in questi mesi ha perso il lavoro, di chi è stato sospeso, di chi ha dovuto pagare per lavorare, di chi non ha potuto scegliere, di chi rifiuta le discriminazioni.
Portiamo nel corteo la nostra forza, quella che ci ha permesso di resistere, quella che ci ha uniti in questi mesi, la forza che ci ha permesso di lottare ed autorganizzarci quando siamo stati schiacciati da un governo autoritario con la complicità dei sindacati confederali.
Portiamo nel corteo la nostra rabbia verso uno stato ci ha trattati come bambini da educare, come nemici da colpire con il fango mediatico e la repressione. Uno stato che ha messo davanti le esigenze di confindustria a quelle dei cittadini. Uno stato che taglia fondi e maltratta la scuola e la sanità per finanziare la guerra e le industria delle armi.
Abbiamo già pagato abbastanza, non accetteremo più ricatti, non accetteremo il Carovita, non accetteremo altri attacchi ai nostri diritti.
Quest’anno il Primo Maggio è la nostra Festa
